
I fiumi
di Giuseppe Ungaretti
I fiumi è una della poesie più celebri della raccolta L'allegria di Ungaretti. In questo componimento il poeta sembra riassumere i temi della raccolta: la fusione con il paesaggio, il senso della memoria, del ripercorrere la memoria filogenetica, ricapitolando la propria esistenza e origine. Attraverso le immagini di quattro diversi fiumi Ungaretti ripercorre la sua storia personale e famigliare: il Serchio, il Nilo, la Senna e infine l'Isonzo, dove la fanteria italiana venne lanciata all'assalto per dodici volte dal generale Cadorna. La tragedia della Prima Guerra Mondiale, tema centrale del Porto sepolto e de L'allegria, sembra essere lo scenario teatrale della vicenda esistenziale del poeta. Ungaretti resiste come un "albero mutilato", unico sopravvissuto di un paesaggio desolato e distrutto. In questa poesia non vengono celebrati i sommersi, ma il poeta celebra se stesso, raccontando la sua biografia. I fiumi quindi si presenta come un'autobiografia scandita dalle immagini dei quattro fiumi, che sono un'immagine di continuità, e preannunciano la ricostruzione nella continuità della natura e della storia.