
L'incontro con Ulisse
di Gabriele D'Annunzio
La figura di Ulisse è un “topos” (tema) letterario - vediamo Gozzano, Joyce, Saba, Pavese, Pascoli e lo stesso D’Annunzio - . Per D’Annunzio il viaggio di Ulisse diventa desiderio inquietante, sfrenato di azione, modello di vita libera, proiezione simbolica di velleitarismo superomistico (ovvero eroe, forza della natura); dietro l’immagine dell’eroe si nasconde l’isolamento di un uomo che ha perso la propria dimensione umana, dice D’Annunzio, e il suo Ulisse si associa a quello pascoliano (per via della matrice decadente comune): entrambi sono completamente distaccati dal proprio tempo e luogo (uno nel vagheggiamento del superumano, l’altro annulla l’umano stesso), anche se vengono rappresentati attraverso linguaggi letterari piuttosto differenti.