top of page

Le Grazie

di Ugo Foscolo

Le Grazie è composto da tre inni in endecasillabi sciolti, anticipati da una dedica a Canova in cui Foscolo spiega l'occasione poetica del componimento. Il primo inno è dedicato alla dea Venere e alla sua nascita e apparizione nel mare greco insieme alle sue figlie le Grazie. Viene qui rievocata la terra natale di Zacinto, che verrà celebrata anche in uno dei sonetti più famosi di Foscolo intitolato, appunto, A Zacinto. L'isola viene descritta in un'eterna primavera. Venere, con la sua apparizione, fa scoprire all'uomo la bellezza, infondendola sul creato, tema che ricorre anche nel sonetto A Zacinto. Infine la dea abbandona la terra, invitando le Grazie a ricordare sempre i valori e i sentimenti che rendono grande ed eterno l'uomo.

Nel secondo inno viene presentato un rito in onore della dea del focolare Vesta. Questo inno è ambientato a Bellosguardo, a Firenze, dove il poeta tra 1812 e 1813 si trovava a lavorare. Le Grazie officiano questo rito alla presenza di tre sacerdotesse, che sono le tre donne amate dal poeta e rappresentano allegoricamente tre forme artistiche: musica, poesia e danza. Compaiono anchepersone umili del popolo, che fanno da coro. La prima sacerdotessa suona l'arpa, la cui melodia ispira armonia al mondo, la seconda porta in omaggio alla dea un favo, simbolo della dolcezza della poesia, la terza infine, danzando, offre un cigno.

Il terzo inno è dedicato ad Atena, che su un cocchio trasporta le Grazie nel mondo dell'Atlantide, un mondo mitico, senza tempo e impulsi irrazionali, dove vive la più grande armonia. Atena ordina alle Grazie e ad altre dee minori di tessere un velo, in cui vengono rappresentate le virtù, unica difesa dalle passioni irrazionali. L'inno si chiude con una preghiera dal poeta alle Grazie medesime.

Click sull'immagine per l'analisi completa
I See Fire (KYGO Remix)Ed Sheeran
00:00

© 2018 Il Nuovo Caffè Letterario

Proudly created with Wix.com

  • White Houzz Icon

Visita anche il sito del nostro Istituto:

bottom of page