
Mio padre è stato
per me "l'assassino"
di Umberto Saba
La poesia «Mio padre è stato per me l’assassino» fa parte dei quindici sonetti autobiografici contenuti nell’opera di Saba intitolata «Autobiografia», scritta alla fine del 1922: Saba vi racconta la propria vita fino al momento in cui intraprese la professione di libraio antiquario. In questa poesia, il cui significato è sintetizzato nel verso finale («Eran due razze in antica tenzone»), Saba ricorda il radicale contrasto, di cultura e di temperamento, che divise i genitori ancora prima della sua nascita: avevano due caratteri che erano legati alla diversa razza di appartenenza. Per lui la madre ricopriva il ruolo dell’autorità inflessibile e della punizione, e il padre ricopriva invece il ruolo della trasgressione, della fuga, dell’affermazione del principio del piacere.