
Le urne dei grandi
di Ugo Foscolo
Nei seguenti versi (151-197) del carme "Dei Sepolcri" il Foscolo passa ad esaltare il valore politico e nazionale delle tombe. Le urne dei "forti" accendono nell'animo dei viventi, capaci di accoglierne le ispirazioni, l'entusiasmo per nobili imprese. Da esse s'irradia la luce di gloria che risplende eterna e da esse gli uomini traggono conforto e speranza per la propria patria, nei tempi di viltà e miseria. Bella e santa è la terra che accoglie quelle tombe; e Firenze è beata, proprio perchè custodisce nella chiesa di Santa Croce le tombe dei grandi Italiani (Macchiavelli, Michelangelo, Galilei ecc...) Nella religiosa pace di questo tempio Vittorio Alfieri spesso trovò ristoro alle sue furenti passioni e placò il suo animo addolorato per le sventure della patria; ora anchèegli "abita eterno" con gli altri grandi ed è una delle voci frementi a spronare gli italiani alla conquista della libertà e della gloria. Questo brano dei Sepolcri è senz'altro uno dei più famosi e uno dei più cari al Risorgimento italiano; molti spiriti liberati vi trovarono l'incitamento all'eroismo delle loro gesta.
Le urne dei forti sono incitamento a compiere imprese gloriose.